A cottura ultimata aggiungere il peperoncino (facoltativo). Nel frattempo scolate gli spaghetti al dente e quindi mantecate il tutto aggiungendo il pecorino. Impiattare subito completando con un ulteriore spolverata di pecorino.
Quando si parla di Amatriciana mi sento sempre in dovere di specificare che quella “vera” è la Gricia.
Infatti la versione bianca risale al 1200 circa (periodo delle prime testimonianze degli abitanti del luogo in prevalenza pastori). Quindi ben prima della “scoperta” del pomodoro, con cui poi è stata arricchita la ricetta.
Per entrambe le ricette non smetterò mai di ricordare i capisaldi:
Vietato l’uso di aglio e cipolla : potrà essere anche più buona e gustosa, ma per favore non chiamatela amatriciana (o gricia).
Guanciale : no a pancetta o peggio al bacon, il guanciale è l’ingrediente principe, più grasso ma dal sapore unico.
Pecorino: della zona amatriciana sarebbe l’ideale (grifolatte), ottimo anche quello della Tuscia (Chiodetti, ad esempio) sconsigliato quello romano: troppo saporito e salato, rovinerebbe l’equilibrio della ricetta.
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Fornisci il tuo contributo!