La trippa: cos‘è, e tutto quello che c’è da sapere.
Vediamo nel dettaglio quali sono queste parti e i nomi più comuni con cui sono conosciuti:
il rumine, il reticolo, l’omaso e abomaso.
Il Reticolo la parte più importante (detta anche Beretta, Cuffia, Nido d’ape) è la parte più spugnosa.
Omaso (Centupezzi, Foiolo, Libretto, Millefogli, Centopelli) che ha una struttura lamellare con pieghe bianche
Abomaso (Caglio, Francese, Frezza, Lampredotto, Quaglietto, Ricciolotta) il vero e proprio stomaco del bovino la parte obbligatoria per fare il famoso Lampredotto. L’abomaso è formato da una parte magra, la gala, e da una parte più grassa, la spannocchia. La gala è caratterizzata da piccole creste (dette gale) di colore viola e dal sapore forte e deciso. La spannocchia invece ha un colore più tenue ed un gusto più morbido .* (fonte wikipedia)
Purtroppo a Roma non è facile trovare questa parte della trippa, (infatti la foto è stata presa da qui) ma so che non è difficile invece trovarla a Firenze. Piccola curiosità: il lampredotto deve il suo nome alla lampreda, un vertebrato primitivo vagamente simile all’anguilla un tempo molto diffusa nelle acque dell’Arno, perché la sua forma ricorda quella della bocca della lampreda.
Ma tra le ricette che celebrano la trippa non c’è solo il famoso piatto toscano (ormai sdoganato anche come street food). Anche la ricetta alla “romana” (preparata mista con cuffia e centopelli) con il sugo di pomodoro la mentuccia e pecorino è entrato nell’immaginario collettivo quando si parla di trippa.
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